Tagli dei pronto soccorso, Forza Italia insorge: «Macelleria sociale»

TERAMO – Sulla riorganizzazione dei Pronto soccorso degli ospedali della regione, prevista nel nuovo piano sanitario regionale, insorge Forza Italia, alla luce delle modificazioni che l’assessorato regionale alla sanità vuole apportare, per come sono state esposte questa mattina in V Commissione Sanità, dal direttore dell’Agenzia sanitaria, Mascitelli. In sostanza, riferiscono i consiglieri regionali di Forza Italia, la Regione vuole declassare i pronto soccorso di Popili, Atessa, Guardiagrele e Ortona, con la sola disponibilità di una ambulanza di primo intervento con cui trasportare i pazienti verso altri ospedali; prevedere la stabilizzazione dei pazienti – dunque fino al codice giallo – in quelli di Penne, Sulmona, Giulianova, Sant’Omero, Atri e Castel di Sangro (con eventuale successivo trasferimento, se necessario, a Emodinamica o Neurochirurgia: «In sostanza – dicono i consiglieri forzisti -, si vuole accentrare la rete delle emergenze urgenze nei presidi dei 4 capoluoghi e Avezzano, Lanciano e Vasto, causando di fatto dei pesantissimi disagi alle aree interne. Basti pensare alla difficoltà che dovrebbe affrontare un paziente che ad esempio da Farindola o Villa Celiera debba raggiungere Pescara».

«E’ evidente che è partito il processo di distruzione della rete emergenza-urgenza, portato avanti senza nessun criterio oggettivo, ma spinto solo dall’accettazione passiva dei dettami del Governo Renzi contenuti nel Decreto Lorenzin – è il parere di Forza Italia -.  Si sta portando avanti una “macelleria sociale” finalizzata a operazioni economico-finanzieria che hanno obiettivi ben diversi da quelli della tutela della salute degli abruzzesi ma siamo pronti a continuare la nostra battaglia in Aula a partire dalla prossima seduta nel corso della quale D’Alfonso andrà sotto sul documento ‘salva Pronto soccorso’».